“Ho deciso di partire dal 16 settembre al 18 ottobre per la Danimarca e di intraprendere un tirocinio in una scuola danese perchè ero curiosa di un modo diverso di fare scuola, ero curiosa di imparare in un ambiente completamente diverso dal nostro” racconta Alice Foli, neo insegnante di scuola primaria, che sta concludendo un master in outdoor education. Questa a seguire è la sua breve intervista a due mesi dal ritorno a scuola in Italia. Il suo lavoro di documentazione, riflessione e ricerca sfocerà in una tesi finale.

 

danimarcaCredo che la nostra scuola sia molto forte da molti punti di vista e che una giusta via di mezzo tra il nostro ed il lor modo di fare scuola possa essere un buon compromesso anche per le maestre italiane. Ero in una piccola scuola all’aperto nel nord, e già il nome che loro assegnano alle scuole tradotto in italiano significa “scuola libera all’aperto”. Ho in mente soprattutto due uscite, nella foresta e sulla spiaggia. La cosa che più mi ha colpita lì  è come i bambini possano muoversi liberamente nell’ambiente che li circonda, e l’importante è che non perdano mai di vista l’insegnante. L’obiettivo in quelle circostanze è molto chiaro e semplice: che il bambino possa ricercare e sperimentare se stesso. E’ l’ordinarietà e la quotidianità con cui affrontano queste esperienze che mi ha veramente colpita. Sulla spiaggia la terza ha fatto grammatica; non ha fatto nulla di particolare se non raccogliere gli oggetti che li colpivano, arrampicarsi sugli scogli e passare da un sasso all’altro . Questi oggetti e li nominavano in un taccuino e dovevano trasformarli al femminile al singolare e al plurale.

danimarca 2 Estremamente divertente questa grammatica sulla spiaggia ha occupato solo due ore. Anche nella foresta con i bambini di prima e seconda primaria,  l’obiettivo era molto chiaro e semplice senza avere ansia da prestazione: disegnare cio’ che colpiva di più i bambini, che sono venuti in contatto con molti contenuti diversi, i bramiti dei cervi, i fenomeni naturali, acceso il fuoco, rotolati per le montagne, raccolto le more. Le cose che si fanno poi nella foresta sono tantissime.

danimarca 3“Ma è l’ordinarietà e la quotidianità delle esperienze che mi porto dietro, e che nelle nostre scuole possiamo fare nostra, perchè ne abbiamo anche noi tutte le possibilità, bisognerebbe crederci un po’ di più” conclude Alice Foli,  insegnante in una nostra scuola primaria statale.

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