Eccoci qui: a riflettere, a pensare, a confrontarci, dopo la prima fase di smarrimento e di incredulità per quanto ci sta accadendo.

Riflettiamo sulla nostra proposta del “fare scuola” prima del Covid-19 e di come sarà ridefinita ora, sulla base dei limiti che nuovi protocolli nazionali e territoriali ci imporranno.

E tuttavia pensiamo che la ripartenza, per tutti, non potrà fare a meno di considerare i fondamenti della proposta della nostra Rete:

– l’importanza di permettere a bambine e bambini di sviluppare un senso di appartenenza al mondo attraverso una relazione continuativa con i luoghi naturali, reali, complessi, costruendo così una relazione con ciò che li circonda. Ora, dopo più di 90 giorni in cui i bambini sono confinati in casa, questa necessità appare ancora più essenziale. Anche nel distanziamento sociale che si dovrà garantire, a noi appare fondamentale permettere ai bambini di recuperare una relazione con le cose e con il mondo per alimentare la relazione con il sé;

– la necessità per i docenti di ridefinire gli spazi dell’apprendimento, ma anche i tempi, ripensando metodologie e contenuti, svincolandosi maggiormente da rigide temporizzazioni.

L’esperienza della Rete Nazionale delle Scuole Pubbliche che promuovono l’Educazione all’aperto è partita da qui, da un’idea complessiva di scuola che riesca a mettere al centro la qualità della vita dei bambini e delle bambine e degli insegnanti senza dimenticare la qualità degli apprendimenti.

Oggi più di ieri evidenziamo che portare la scuola ‘fuori’, scardinando l’idea che il luogo deputato all’apprendimento sia l’aula, induce a tante riflessioni sul dove e sul quando, ma anche sul come. L’immersione in un ambiente esterno, a partire da quello naturale di un parco o giardino, ma non solo, coinvolge insegnanti e bambini in un contesto meno lineare, sicuramente più complesso rispetto all’aula, favorendo l’approccio interdisciplinare: dentro e fuori come unico ambiente di apprendimento, da cui attingere stimoli sulla base di una programmazione che definisca di volta in volta quale contesto sia più adatto ad una specifica azione educativa del processo formativo.

Educare all’aperto non è e non sarà solo stare fuori, è e sarà educare alla sostenibilità e alla cittadinanza in tutte le sue declinazioni, è e sarà studiare l’ambiente naturale e quello antropico, è e sarà fare esperienze dirette del mondo che ci circonda, dai cortili scolastici al proprio paese o città fino ad altre realtà più lontane, sempre attraverso l’esperienza diretta e usando tutti i sensi.

Non basterà dunque organizzare gruppi più ristretti in luoghi aperti per praticare l’Educazione all’aperto.

Per questo stiamo lavorando per mettere a disposizione di chi vorrà utilizzarle le competenze che in questi anni abbiamo costruito, perché il ritorno sicuramente chiederà anche alla didattica all’aperto di ridefinire le proprie caratteristiche e i propri confini, e questo ci porta a pensare oggi ancora più di ieri ad una Scuola che si prepari ad abitare con flessibilità nuovi spazi all’aperto e a vedere nella relazione con il territorio un’importante opportunità di rinnovamento.

Le ragioni che stanno alla base della nostra proposta sono solide e sono arrivate fino alla VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, quando siamo stati convocati a partecipare al dibattito sull’innovazione didattica.

Auspichiamo ora che la riapertura del sistema scolastico coincida con la promozione di una diffusa Scuola Innovativa all’insegna dell’Educare all’aperto.

Per questa ragione manterremo fermo il nostro appuntamento annuale per tutte le scuole delle Rete. Ci rivedremo in videoconferenza il 16 giugno 2020. La giornata sarà preceduta da un convegno di cui vi daremo al piu presto notizie sul sito.

A quel tempo le attività a distanza saranno concluse e sarà un’occasione per parlare insieme della ripartenza a settembre.

Seguiranno presto nuovi aggiornamenti… KEEP IN TOUCH!

Filomena Massaro, Carmelo Adagio, Michela Schenetti, Alessandro Bortolotti, Corrado Bosello, Monica Gori, Cinzia Petrucciani, Laila Evangelisti Simona Serina Francesco Muraro