Cari insegnanti, dirigenti scolastici, famiglie interessati ad attivarvi nella vostra Scuola primaria statale,

con molto piacere abbiamo toccato con mano, incontrato e ricevuto notizia via mail di tanti insegnanti e dirigenti scolastici motivati, curiosi, competenti e di tanti altri soggetti che desiderano iniziare ad attivarsi insieme.

Nel corso di quest’anno scolastico documenteremo con cura, attraverso siti tematici, seminari di scambio e piattaforme di formazione a distanza, la partenza della sperimentazione, in modo che tutti i gruppi di attivatori possano progressivamente essere il più possibile informati e coinvolti.

La sperimentazione nazionale sta partendo semplicemente perchè ovunque esistono già da tempo buoni esempi di insegnanti ed anche di scuole primarie statali che praticano la scuola all’aperto. La rete esiste perchè fa conto su queste presenze preziose e decisive dentro le scuole primarie. Ovunque, se li si cerca con attenzione e pazienza negli istituti comprensivi, si incontrano alcuni esempi concreti e fattivi di insegnanti, di dirigenti scolastici, che lavorano da tempo in questa prospettiva all’aperto, una prospettiva oggi ancora abbastanza presente nella scuola primaria pubblica italiana.

Chi sono i gruppi di attivatori

Come gruppo di coordinamento delle scuole all’aperto nel corso del 2016 stiamo rilevando modi differenti ed efficaci per iniziare ad attivare la propria scuola primaria per l’adesione alla rete nazionale. Chi sono oggi nella realtà i gruppi di attivatori locali di una scuola primaria statale all’aperto? I gruppi di attivatori locali che promuovono la proposta di scuola all’aperto sono a volte il consiglio di istituto, a volte un gruppo di docenti di scuola, a volte nascono da uno stimolo del Comune di appartenenza della scuola o da esperti universitari o di enti di promozione della relazione educativa tra bambini e natura. Si tratta nella pratica che riscontriamo sinora di alleanze larghe ed a più livelli, non di singoli individui.

Le alleanze

Per l’attivazione ci vuole tempo e un articolato lavoro preparatorio, attraverso la ricerca di tante alleanze con l’ente locale (assessorati istruzione ed ambiente) e con soggetti presenti nel territorio. Insieme al dirigente scolastico ed agli alleati locali individuati, è necessario darsi un tempo di ricerca in tutte le direzioni possibili delle risorse economiche necessarie (benché contenute rispetto ad altri progetti scolastici di questa portata) per realizzare sia la formazione che la facilitazione.
I gruppi di attivatori locali, e non i singoli dunque, sono i protagonisti fondamentali e determinanti perchè si costruisca nel contesto scolastico specifico  il risultato atteso. L’adesione si costruisce dentro il contesto scolastico e locale. La rete al contrario non è in possesso di contatti o informazioni locali da poter condividere su questo piano.
Le municipalità risaltano, in tutti i contesti sinora attivati e partenti, un attore strategico per interloquire con la scuola, promuovere l’adesione, e motivare alcuni contesti ed attori  a fronteggiare progressivamente i timori e le resistenze che questa adesione comporta, nonchè ricercare e reperire insieme le risorse economiche necessarie.

Quale proposta

Come leggete nel protocollo sul sito, la proposta mira ad iniziare in specifico con il primo biennio della primaria statale e non partendo dalla scuola dell’infanzia, in quanto tra gli altri motivi, a nostro parere la scuola dell’infanzia ha anche altre possibilità per lavorare all’aperto.
E’ importante ricordare, come evidenziato nel protocollo operativo, che non tutte le scuole primarie presentano condizioni all’aperto accettabili ed adeguate per poter realizzare questa prospettiva. Occorrono tre anni perchè si possa completare la formazione dei docenti e la facilitazione in tutta una singola scuola primaria.

La sperimentazione in corso ha visto sempre partente una singola scuola primaria di un istituto comprensivo, in quanto l’efficacia è molto alta quando si lavora insieme come team per tre anni di una singola scuola primaria statale per volta.

La rete

Una volta arrivati alla decisione formale di aderire da parte del collegio docenti e del dirigente scolastico, insieme agli enti locali che sostengono la proposta, il gruppo di coordinamento della  rete nazionale scuole all’aperto si è assunto il compito di proporre e validare nei confronti delle scuole aderenti le candidature di formatori e facilitatori di alto profilo più idonei e vicini al contesto della scuola candidata, perchè la sperimentazione didattica risulti la migliore e più qualificata possibile.

In particolare precisiamo come la rete non sia in possesso di risorse informative locali utili per l’attivazione nei contesti scolastici, o di risorse economiche per sostenere la formazione e la facilitazione. La rete nazionale, che non ha dunque il compito dell’attivazione o del supporto finanziario in un contesto scolastico specifico, può altresì fornire un orientamento tecnico di tipo generale – come si trova nel sito – per i gruppi di attivatori locali di una scuola primaria statale all’aperto.

Conoscere, conoscersi

La mail spesso risulta uno strumento limitato ed inadeguato. Per questo motivo preferiamo sviluppare nel sito approfondimenti come questo che state leggendo, piuttosto che rispondere a singole richieste locali. Gli incontri riteniamo possano essere uno strumento più interessante e proficuo.
Per i gruppi di attivatori che sono al lavoro, confidiamo di proporvi materiali specifici ed un seminario di scambio a maggio a Bologna, in cui conoscere insegnanti e dirigenti scolastici che hanno iniziato la sperimentazione nell’anno scolastico in corso.

Buon inizio