Scuole all'aperto

rea@ic12bo.istruzioneer.it

Formazione

La mail istituzionale della rete nazionale è: rea@ic12bo.istruzioneer.it

Il percorso di sperimentazione è affiancato e sostenuto da un percorso di formazione triennale pensato per rispondere ai bisogni formativi e valorizzare le competenze e risorse in base alle necessità e caratteristiche organizzative di ciascun gruppo territoriale. Sarà quindi possibile definire, in accordo con lo staff della rete, un percorso collegiale specifico ed individuare i formatori più adatti

Gli obiettivi del coinvolgimento degli adulti sono molteplici: vivere e ripensare l’educazione all’aperto; riflettere sulle potenzialità del rapporto tra bambini e natura; sperimentare pratiche osservative, progettuali e di documentazione per restituire ai bambini la possibilità di fare esperienza diretta in contesti naturali senza perdere l’attenzione sui campi d’esperienza, le discipline e le competenze.

come iniziare?

  1. Contattare via mail lo staff scientifico nazionale della rete;
  2. riceverete via mail un nominativo di referente in grado di coordinare, coprogettare, seguire il processo formativo e valutarlo. Il costo di questo processo è da includere all’interno del costo della formazione
  3. In considerazione della distanza di molti esperti dalle scuole, si rende utile e spesso necessario valutare di organizzare incontri di formazione ad esempio in giorni consecutivi ( venerdi pomeriggio e sabato) e/o con un numero di ore aggregate per singolo incontro , ad esempio 3/4 ore pomeridiane, oppure mattina e pomeriggio nel caso di didattica assistita o facilitazione in presenza.
  4. Per alcuni contenuti è prevista anche la didattica a distanza.

Elenco formatori  della rete nazionale scuole statali all’aperto

Una rete nazionale dei formatori delle scuole all’aperto lavora attivamente per precisare e rendere coerente la prospettiva formativa della sperimentazione. L’elenco, in via di aggiornamento, è il risultato di un accurato lavoro di validazione da parte di dirigenti scolastici, docenti universitari e pedagogisti che sostengono lo sviluppo della rete di scopo dalla sua nascita, con l’auspicio di semplificare la ricerca di docenti specialisti per la formazione connessa con la sperimentazione triennale di scuole all’aperto, nonchè dei facilitatori (profilo individuato come necessario nel progetto). L’elenco comprende ricercatori universitari, formatori, facilitatori e insegnanti esperti nella conduzione di workshop. Si tratta di figure con un profilo specialistico, soggetto a continuo monitoraggio e valutazione ex post. I ricercatori universitari sono legati in massima parte tra loro da una convenzione inter universitaria, che formalizza tra i loro compiti quello di sostenere la formazione e la ricerca per le scuole primarie statali all’aperto. Gli insegnanti esperti sono state individuati tra i docenti che da più anni lavorano in scuole dove è presente una progettualità analoga e con un’alta esperienza formativa. I facilitatori, grazie alle loro competenze specialistiche di orientare la programmazione e la didattica all’aperto, sono stati utilizzati anche per condurre azioni di formazione.

ricercatori e professor universitari

Michela Schenetti – Unibo, Referente Formazione e Ricerca

Alessandro Bortolotti – Unibo, Referente Facilitazione e Rapporti Internazionali

Fabrizio Bertolino – UniVDA

Franca Zuccoli – Uni Bicocca Milano

altri formatori

Lucia Carpi, psicomotricista e scrittrice

Antonio Di Pietro formatore CEMEA Toscana

Christian Mancini, formatore insegnanti

staff scientifico

Corrado Bosello, pedagogista

Monica Gori, pedagogista

Simona Serina, pedagogista

Milena Viani, pedagogista

esperti

Carmelo Adagio, dirigente scolastico ic. Gaggio Montano

Cinzia Petrucciani, insegnante scuola primaria statale Terzani di Gaggio Montano (Bologna)

Alessandra Maldina, insegnante scuola primaria statale Terzani di Gaggio Montano (Bologna)

Cristina Fabbri, insegnante scuola primaria statale Monteveglio (Bologna)

Paola Paoletti, insegnante scuola primaria statale Monteveglio (Bologna)

Matteo Bianchini, scuola primaria statale Pestalozzi di Firenze

Giulia Scolari, insegnante scuola primaria statale Pizzigoni di Milano

Giampiero Monaca, insegnante scuola primaria statale di Serravalle D’Asti

Carla Carpigiani e Maria Guerrini , scuola statale all’aperto Fortuzzi Bologna

Chiara Milazzo, insegnante esperta, I.C. Genova Pegli

Dario Gasparo, professore scuola secondaria primo grado, Trieste

formatori / facilitatori

Alba Passerella formatrice e facilitatrice

Ilaria D’Aprile, formatrice

Milena Viani formatrice facilitatrice

Lidia Tavani, formatrice e facilitatrice

Paola Tomasi Formatrice facilitatrice

Irene Salvaterra, formatrice ed educatrice ambientale

Paolo Donati, formatore ed educatore ambientale

Manuela Fabbrici, formatrice ed educatrice ambientale

Valentina Bergonzoni, formatrice ed educatrice ambientale

Stefano Schiassi, formatore ed educatore ambientale

Rita Ferrarese, pedagogista e formatrice

Benedetta Rossini, pedagogista e formatrice

Roberto Calzolari, formatore ed educatore ambientale

Francesca Casadio, formatrice ed educatrice ambientale

Questo elenco aggiornato al 2020 è incompleto e viene periodicamente aggiornato, anche sulla base di un importante numero di nuove sperimentazioni in atto . Per i nominativi in particolare vi invitiamo a consultare la voce formazione /facilitazione in testa al sito

Di seguito gli abstract di alcuni contenuti di formazione


PROPOSTE FORMATIVE PER INIZIARE


Partire in Rete
Accoglienza nella rete, condivisione del protocollo e del progetto
suggestioni dalla documentazione e dal sito per la partenza (video, materiali per l’autoformazione e l’approfondimento, valutazione degli spazi
esterni utili…)
3 ore a distanza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


Progettare la formazione e la facilitazione
– Analisi dei bisogni formativi
– valutazione delle priorità di azione
– progettazione formazione
– progettazione facilitazione ed individuazione candidati validati /validabili.
3 ore a distanza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore della rete

Come?Quando?Dove?Chi? e se volete anche Perché!
Si propone un quadro iniziale di motivazioni, riflessioni e possibili risposte alle più comuni domande che emergono da docenti che vogliono
“andar fuori”. Si tratterà questioni come: “aperto e POFT”, “aperto e regolamenti di istituto”. “aperto e RAV”. “aperto e Sicurezza”, “Aperto e
Invalsi”, “aperto e Rendicontazione sociale”, e poi questioni di privacy, trasporti, compresenze, risorse, ruolo ATA, ruolo educatori, mezzi,
certificazione delle competenze, progettazioni interdisciplinare, uso FIS,
3 ore a distanza
Realizzato da dirigenti /insegnanti

Direzioni di senso per una didattica all’aperto

L’incontro si propone di approfondire quelli che possono essere considerati i capisaldi teorici e metodologici alla base della proposta delle scuole all’aperto, esplicitando le motivazioni che possono portare oggi a considerare la didattica all’aperto come approccio trasversale a qualsiasi modello di scuola e occasione di innovazione educativa e sostegno allo sviluppo professionale dei docenti.
2 ore a distanza
Realizzato da Michela Schenetti, Prof.ssa Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna


Outdoor Learning – Ambienti d’apprendimento all’aperto
Gli istituti della Rete delle scuole all’aperto è dedita a sviluppare buone prassi di Outdoor Education, che nella loro versione scolastica sono più propriamente definibili di Outdoor Learning. Personalmente seguo da anni l’Istituto di Gaggio Montano, in particolare la Primaria Terzani di Marano, che partecipa al progetto Erasmus+ GOaL, acronimo di Go Out and Learn, sviluppato nel triennio 2017/20. Il lavoro è finalizzato ad incoraggiare approcci inclusivi, innovativi e creativi sia per lo sviluppo professionale degli insegnanti, sia per favorire nei bambini le competenze di base (alfabetizzazione, matematica, scienza…) e trasversali (capacità comunicativo-relazionali e collaborative, problem-solving, pensiero critico…) attraverso attività pratiche in contesti autentici. Secondo le ricerche, tale approccio è favorito da un insegnante che sostiene la motivazione ad entrare in rapporto sia con l’entorurage sociale che con gli ambienti urbani e naturali, in un clima di benessere.
3 ore presenza/distanza una parte
Realizzato da Dott. Alessandro Bortolotti, ricercatore universitario Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna

Alla scoperta della metodo Outdoor Journeys
La proposta formativa intende presentare la metodologia dell’outdoor journeys, ideata dal canadese Simon Beames con l’illustrazione di tutte
le fasi di svolgimento e attuazione del percorso: uscite a piedi sul territorio, la fase di scoperta, la formulazione e classificazione delle
domande, la ricerca in gruppo e la successiva restituzione degli apprendimenti. Verrà spiegata la realizzazione del progetto, i tempi ed i modi di svolgimento, attuato da anni nella scuola primaria Terzani di Marano.
3 ore
Realizzato da insegnante scuola primaria


LE CITTA’ VISIBILI Introduzione all’outdoor learning
“…in una città non godi le 7 o 77 meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda…” Italo Calvino. Il percorso si svolge in tre incontri. Il
primo inizia con una essenziale illustrazione dei punti cardine della metodologia di apprendimento “outdoor learning”, (osservazione libera,
focalizzazione dell’attenzione, porsi domande,organizzazione delle stesse in categorie, scelta della modalità di ricerca, come effettuare
ricerca, scelta della modalità di restituzione, condivisione). Nel secondo e terzo incontro si scende in campo (angoli di città, di quartiere,
parchi storici o naturali…) ad allenare lo sguardo ed i sensi come potenti strumenti di ricerca, il corpo e la mente come unicum di
apprendimento, in un contatto profondo e personale con la realtà.
2,5 ore per 3 volte ( 1° e 3° incontro a distanza)
Realizzato da insegnante scuola primaria

LEGGERE CON OCCHI DI ALBERO, SCRIVERE CON RAMI DI SALICE
“Rampante, che bellissimo aggettivo: colui che s’arrampica su un albero e va sulla cima, ma anche colui che va oltre, che sceglie
coscienziosamente di guadare il mondo da un’altra prospettiva qualsiasi essa sia: o all’ingiù o da più alto.” Italo Calvino In questo laboratorio
di lettura e scrittura creativa all’aperto ci si può avvicinare ad un modo inedito di vedere e sentire il mondo basato sulle percezioni
lasciandosi suggestionare dall’abbraccio di un albero mentre si legge “Il barone rampante” o “Il vento nei salici”, progettare reading in luoghi
evocativi, scrivere familiarizzando con i discorsi del vento o i racconti degli uccelli, sperimentare tecniche di scrittura creativa (come il flusso
di Mihály Csíkszentmihályi, o gli esercizi di stile di R. Queneau), arricchendo il lessico, la relazione con il personale tempo interiore e
l’immaginario fantastico, individuale e collettivo.
2,5 ore x 2 volte in presenza
Realizzato da insegnante scuola primaria

La gestione della classe e l’educazione socio affettiva a scuola
il corso si concentra sullo sviluppo delle competenze trasversali e sui seguenti obiettivi: autonomia, responsabilità, consapevolezza emotiva,
capacità di scelta. Le problematiche tra gli alunni sono in aumento, la gestione delle emozioni e delle differenze sono ormai un problema
all’ordine del giorno. Si possono però dare degli strumenti, fare dei laboratori perché gli alunni affrontino il duro lavoro del crescere con maggiore serenità. Il tempo del cerchio, i laboratori sulle emozioni, le storie che fanno crescere e pensare sono strumenti utili e permettono
di, per usare il titolo di un libro ormai classico, “star bene insieme a scuola”. Queste attività tra l’altro sono utili per la prevenzione di problemi

quali il bullismo e la dispersione scolastica.
5 incontri pomeridiani da 2,5 ore oppure (solo con spostamenti lunghi e pernottamento tra venerdì e sabato) 4 sabati mattina da 3 ore. Su 12
ore di corso, la metà potrebbero essere erogate on line con webinar sincroni.
Realizzato da insegnante scuola primaria


La didattica per domande: lo sviluppo del pensiero filosofico nei bambini e nei ragazzi
La filosofia è uno dei modi attraverso cui proviamo a dare senso a ciò che ci meraviglia. Il pensare filosofico richiede la meraviglia, lo stupore
(Wonder), richiede di trovare occasioni per riflettere, esercitare il dubbio, il pensiero ipotetico, investigare (investigate) richiede poi la motivazione a entrare in uno spazio di scoperta, di svelamento (reveal) in cui il senso comune e il già pensato entrano in tensione con
l’impensabile (fino a quel momento), grazie al confronto tra idee e spunti differenti. Dopo lo stupore, il dubbio e lo svelamento è
fondamentale, nel difficile percorso della conoscenza, il processo di illuminazione, la capacità di “vedere”, di avere lo sguardo verso…
(enlight) e quindi di agire (Wire for Philosophical Pupils – W4PP).
15 ore totali, 6 incontri da 2,5 ore oppure 5 sabati da 3 ore (solo per spostamenti lunghi in cui sia necessario il pernottamento dal venerdì al
sabato). 5 ore del modulo possono essere erogate on line attraverso 2-3 webinar sincroni.
Realizzato da 2 insegnanti di scuola primaria.


La piacevolezza nel ben-essere dell’apprendimento
I due focus principali sono : – quanto la piacevolezza influisce sulla qualità dell’apprendimento in termini di introiezione dei contenuto e
capacità di applicazione trasversale degli stessi; – quanto la piacevolezza passi dal lavoro di cura del benessere di chi vive il processo di
apprendimento ( nella dinamica relazionale e social e adulti-bambine/i o tra pari e attraverso l’ottimizzazione delle possibilità del setting
educativo-didattico.
10 ore totali (6 presenza 4 online)
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


Oltre la soglia: didattica ludica all’aperto
Durante questi incontri i partecipanti sono invitati a vivere in prima persona la didattica ludica in giardino e nel territorio. Faremo attività
ludiche e giochi che attraversano i campi d’esperienza e le discipline: pratiche che possono essere riproposte ai bambini. Rifletteremo sulle metodologie per gestire una didattica ludica all’aperto nella prospettiva di cogliere e rilanciare le idee inaspettate dei bambini. PS: qualora
fosse possibile, si possono prevedere momenti di affiancamento con videoriprese dei bambini. Un materiale (ad uso interno) che verrà montato in brevi video da condividere con il gruppo di lavoro e con i genitori. L’intento di questa modalità è lasciare un materiale video alla
scuola, sostenere alleanze con le famiglie e potenziare innovazione didattica.
N° di ore variabile in base alle necessità; Anche tutto on line o modalità mista
realizzato da pedagogista ludico-professore universitario a contratto


Fuori dalla porta. Dentro la relazione.
Nell’ottica della continuità di senso e di pratiche tra esterni ed interni i BEN (Bisogni Educativi Naturali) sono il punto di partenza per una
riflessione condivisa attorno a ciò che favorisce o limita la buona qualità degli apprendimenti e della relazione (con l’adulto, con i pari).
L’osservazione del bambino nei momenti spontanei e strutturati diventa essenziale alla riflessione ed elaborazione di strategie educative
efficaci. A partire dagli elementi teorici di base tipici dell’approccio e dell’osservazione psicomotoria si intende: approfondire il potenziale
educativo, preventivo, inclusivo dell’educazione all’aperto, sostenere l’utilizzo consapevole di spazi, tempi e materiali all’aperto offrire
strumenti pratici per la strutturazione di prerequisiti di apprendimento quali:ascolto, autoregolazione emotiva, competenze intersoggettive,
attenzione, motricità globale e fine, organizzazione spazio/temporale, del pensiero e del linguaggio.
N° di ore da concordare in base alle necessità. In presenza
Specialista in Pratica Psicomotoria Aucouturier, formatrice.


Experiential learning – Attention Restoration Theory e introduzione alla Biofilia
Accompagnare l’adulto in un percorso di apprendimento esperienziale per permettergli la comprensione, attraverso l’esperienza diretta in
prima persona, del valore, per l’infanzia, di un apprendimento che unisce pensiero, emozione e AZIONE, e che attinge nozioni pratiche dalla
natura. Intendo fornire alcune esperienze che permettano agli insegnanti di scoprire il grande valore del “learning by doing”, imparare
facendo in natura, di come funziona, quali sono i principi e che tipo di crescita stimola nel bambino.
N° di ore da concordare in base alle necessità. In presenza e mista pesenza e on line – possibilità di lavoro residenziale agli insegnanti
(weekend)
Realizzato da Ecologo – Formatore Esperienziale – Nature Awareness School


Le metodologie didattiche più efficaci per avvalersi appieno delle potenzialità formative degli ambienti outdoor.
Educazione all’aperto non vuol dire spostarsi fuori ed insegnare nello stesso modo in cui si insegna in aula: gli ambienti esterni sono
complessi, perciò offrono molte e diverse opportunità di apprendimento. Si intendono stimolare le riflessioni e la capacità di utilizzo delle
didattiche: direttiva, attiva, co-costruttiva. Sarà proposto anche uno strumento individuale di autoformazione, riferito all’argomento trattato.
3 ore per 3 volte in presenza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


L’apprendimento contestualizzato: interazioni e retroazioni tra oggetti di studio e ambiente in cui si trovano.
Si intendono indagare i “vuoti di conoscenza” e le “connessioni” tra le varie discipline, che nel nostro sistema scolastico sono insegnate per
lo più a comparti stagni; gli ambienti esterni aiutano a cogliere con immediatezza le interazioni. Sarà proposto anche uno strumento
individuale di autoformazione, riferito all’argomento trattato.
3 ore per 3 volte in presenza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


Natura ed Arte; la Land Art come opportunità didattico/educativa
Si intende presentare questa forma d’arte, nonché alcuni modi per attuarla a scuola, per implementare la sensibilità artistica personale e
professionale ed offrire un metodo di lavoro
semplice e gratificante. Oltre che i bambini e le/gli insegnanti potrebbe coinvolgere anche i genitori.
3 ore per 3 volte in presenza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


IL “SENSO“ DELLA SCUOLA
Il percorso di formazione prevede una panoramica dei principi a fondamento della didattica all’aperto e una sperimentazione pratica del metodo fondamentale alla base dell’imparare all’aperto. La modalità percettivo-motorio-estetica permette apprendimenti carichi di significato
che riempiono di valore le abilità e le competenze acquisite.

N° di ore variabile a seconda delle esigenze, in presenza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


L’AMBIENTE EDUCANTE, L’AULA AMBULANTE
Come progettare insieme spazi e cortili didattici in funzione di una didattica all’aperto.
2,5 ore
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


MATERIALI POVERI PER UNA SCUOLA RICCA
Il percorso di formazione prevede la possibilità di progettare insieme alle insegnati delle lezioni all’aperto che, pur tenendo conto dei
suggerimenti delle Indicazioni Nazionali, usino il fuori come aula e i materiali naturali come strumentazioni necessarie alla didattica all’aperto.
Il percorso prevederà anche un laboratorio di costruzione/realizzazione di efficienti strumenti didattici da usare con molteplici funzioni, nelle
varie lezioni all’aperto.
N° di ore variabile a seconda delle esigenze, in presenza
Realizzato da pedagogista, formatore,facilitatore rete


Didattica di un filo d’erba
Didattica di un filo d’erba è un momento di incontro tra il sentimento del bello e gli apprendimenti; è un tempo in dialogo tra la dimensione
estetica e le domande (motore progettuale) che sorgono spontaneamente nel bambino (e nell’adulto) nell’incontro con un elemento naturale,
anche il più semplice, come un filo d’erba. La formazione sollecita la presa di coscienza dei dettagli già a nostra disposizione e sui quali
riflettere attraverso lo sguardo ecologico della meraviglia; dall’osservazione sostenuta dai linguaggi grafici fino alla strutturazione di possibili
percorsi di indagine tra campi esperienziali e ambiti disciplinari, tra spazi e materiali fuori e dentro, nell’ottica del pensiero creativo,
divergente, ma soprattutto di un tempo sereno e positivo.
2,5 ore x 4 volte, ( 1 possibile in presenza)


Primi passi per lezioni all’aperto
Come organizzare una lezione all’aperto? Quali strumenti e quale equipaggiamento sono utili?
Quali sono nel territorio gli spazi adatti in termini educativi?
A volte iniziare è difficile e passare dalla teoria alla pratica può essere complicato.
OBIETTIVI
accompagnare gli insegnanti nella pratica all’aperto a partire da esperienze dirette per confrontarsi con nuove prassi e nuovi sguardi.

Il percorso si articola in 2-3 appuntamenti di circa 3 ore, da svolgersi in presenza e all’aperto, e in 1 incontro finale della durata di 2 ore in cui
ragionare sull’esperienza svolta per coglierne limiti e potenzialità.
Realizzato da educatori ambientali


Costruire nella natura e con la natura
Capanne, telai, aree scavo, cucine di fango, piccoli allestimenti in terra cruda e legni di fiume. Interventi anche minimi capaci di stimolare e
indirizzare le attività all’aperto arricchendo il giardino scolastico di punti di interesse. Ma quali materiali privilegiare? Dove reperirli? Quali tecniche costruttive utilizzare? Con che attrezzature? E ancora. Come provare a gestire il
rapporto tra rischio e sicurezza o tra autonomia e strutturazione delle esperienze per essere, bambini e adulti, pienamente soddisfatti e
consapevoli del nostro giardino rinnovato?
OBIETTIVI

  • praticare l’idea di modificare con le proprie mani l’ambiente in cui viviamo
  • concepire e vivere il giardino scolastico come uno spazio in costante divenire
  • sperimentare tecniche, attrezzature e materiali
  • cogliere le svariate opportunità offerte dai materiali di origine naturale.
    Il percorso si articola in 2-3 appuntamenti di circa 3 ore, da svolgersi in presenza e all’aperto, e in 1 incontro finale della durata di 2 ore in cui
    ragionare sull’esperienza svolta per coglierne limiti e potenzialità.
    Realizzato da educatori ambientali

  • A scuola nell’orto giardino
    Come dimostrano molte esperienze scolastiche, un orto può essere un luogo importante per fare scuola all’aperto nel giardino scolastico.
    Pensare e realizzare un orto giardino è sicuramente una esperienza coinvolgente che mette in relazione competenze diverse, ma anche la
    partecipazione emotiva, l’esperienza personale, la comune ricerca del benessere e della armonia. Un orto giardino scolastico può diventare
    uno spazio di cura e di accudimento, uno luogo di scoperta, una fonte di stimoli all’osservazione della natura e alla sua complessità.
    OBIETTIVI
  • coinvolgere i partecipanti alla scoperta delle numerose suggestioni che possono scaturire durante il passare delle stagioni
  • dare alcune indicazioni progettuali sulla scelta delle colture e gli allestimenti più appropriati in ambito scolastico
    – fornire suggerimenti sulle numerose attività interdisciplinari per viverlo come una aula all’aperto tutto l’anno.
    Il percorso si articola in 3 appuntamenti pomeridiani della durata di circa 2,5 ore e di 2 incontri di sabato mattina della durata di 3 (un incontro
    pomeridiano di 2,5 ore potrebbe essere erogato on-line)
    Realizzato da educatori ambientali

  • Corde tra gli alberi
    Le corde sono un elemento semplice ed apparentemente “primitivo” ma il cui utilizzo consapevole può aprire molti orizzonti, anche sul piano
    dell’apprendimento delle leggi fisiche, della matematica, della geometria, della tecnologia ed il loro utilizzo ludico permette svariati giochi
    cooperativi per l’immersione nella cittadinanza attiva, nonché il montaggio di strutture che permettono uno sviluppo motorio e della manualità
    fine, la conoscenza del proprio corpo e la consapevolezza dell’equilibrio. Ragnatele, ponti, teleferiche, altalene e caroselli, sono strutture di
    varia complessità, che permettono un’interazione con l’ambiente arboreo, diventando anche occasione per esplorare questi organismi, da
    insoliti punti di vista.
    OBIETTIVI
  • acquisire dimestichezza con le corde, i nodi, la costruzione di strutture e coglierne le svariate possibilità
  • scoprire come installare le corde tra gli alberi senza arrecare loro danni
  • sperimentare tecniche, attrezzature e materiali
    – stimolare un approccio alla soluzione dei problemi attraverso l’elaborazione del metodo scientifico, fra tentativi empirici e analisi delle
    conseguenze.In presenza
    4 incontri pomeridiani da 2,5 ore di cui 1 fattibile online
    Realizzato da educatori ambientali

Scienza in gioco
L’idea è quella di trovare all’aperto luoghi ricchi e affascinanti (un bosco, il greto di un fiume ma anche il giardino della scuola…) e cimentarsi in
una prova stimolante che abbia molteplici possibili soluzioni, avendo a disposizione una serie di attrezzature e di materiali oltre alla possibilità di
recuperarne liberamente degli altri. Qualche esempio? Una alta torre da costruire su un piano inclinato per sperimentare equilibri meglio se mutevoli e precari; un percorso in cui esplorare le variazioni della velocità in relazione a pendenza, attrito, massa; un flusso di acqua da
imbrigliare e dirigere.
OBIETTIVI

  • divertirsi
  • stimolare modalità di gioco in grado di sviluppare la capacità di risolvere problemi in maniera cooperativa
  • stimolare un utilizzo creativo dei materiali dedicando una particolare attenzione alla ricerca, raccolta e uso di oggetti di origine naturale
  • stimolare un approccio alla soluzione dei problemi attraverso sequenze di tentativi ed errori, formulazioni di ipotesi e successive verifiche
  • interagire in maniera empirica, attraverso il gioco, con alcune fondamentali leggi fisiche che regolano la nostra esistenza.
    I diversi incontri di gioco possono essere proposti singolarmente o riuniti in un percorso di 3 appuntamenti della durata di 2 /2,5 ore ciascuno
    da svolgersi in presenza e all’aperto.
    Realizzato da educatori ambientali
  • Geografia dell’acqua che non si vede
    L’acqua scorre, scava, discioglie, ruscella, smotta e pian piano modella la morfologia territoriale così come la vediamo. Attraversare il proprio
    territorio è una fondamentale palestra per entrare nei concetti geografici e farli propri. L’iterazione tra la realtà concreta degli elementi incontrati,
    l’individuazione degli stessi da un punto sopraelevato, l’analisi del loro ruolo nello spazio, la relazione con gli altri elementi e la relativa
    rappresentazione cartografica, getta le basi per lo sviluppo delle competenze geografiche.
    Esplorando il proprio territorio con uno sguardo dedicato alla ricerca dei processi guidati dall’acqua, si può intravedere la storia che ha modellato
    il territorio. Valli, gole, terrazzi fluviali, smottamenti, grotte, sono elementi la cui origine ed evoluzione è dovuta all’interazione con le acque
    superficiali.
    OBIETTIVI
    – acquisire colpo d’occhio sui fenomeni territoriali legati all’acqua
    – stimolare la creazione di occasioni per i ragazzi che permettano di farne esperienza
    – scoprire il proprio territorio, comprendere attraverso l’esperienza quanto sia importante conoscerlo per elaborare i propri concetti
    geografici
    6 incontri pomeridiani (ESCURSIONI) da 2,5 ore, in presenza
    Realizzato da educatori ambientali
  • Diari naturali
    Da sempre i naturalisti utilizzano il taccuino di campagna per coltivare l’osservazione, durante le loro passeggiate e soste in natura. Scrigno
    prezioso di appunti, schizzi, disegni, mappe e liste, il taccuino riporta dati oggettivi ma anche considerazioni, deduzioni, scoperte, allenando un
    approccio scientifico alla realtà. Talvolta il taccuino può addentrarsi in una esplorazione del sentire personale e assumere i contorni di un diario,
    unico e originale, in cui il fuori e il dentro di sé iniziano a dialogare. Il percorso formativo vuole proporre lo strumento interdisciplinare del diario ai
    partecipanti, non solo per documentare una natura vicina, da vivere nella quotidianità insieme a bambini e ragazzi, ma anche per cogliere e
    accogliere curiosità, domande, interessi, bisogni, connessioni e relazioni, ispirandoci a taccuini, diari, poemari, inventari naturalistici antichi e moderni.
    OBIETTIVI
  • stimolare l’osservazione attraverso l’esperienza in natura, il disegno, la scrittura, facendo dialogare le diverse discipline
  • interagire con l’ambiente in cui viviamo attraverso la formulazione di domande e ipotesi
  • creare una lente di ingrandimento personale, creativa ed emozionale sul mondo naturale
    – attingere dalla letteratura per ragazzi per indagare la bellezza e leggere la realtà che ci circonda.
    Il percorso si articola in 2/3 appuntamenti da 2,5/3 ore (pomeridiani o di sabato mattina), da svolgersi in parte in presenza all’aperto (almeno
    un incontro) e in parte online.
    Realizzato da educatori ambientali
  • All’aperto con i libri
    La letteratura per l’infanzia può essere considerata un ponte verso l’educazione naturale. Ci sono libri capaci di accompagnarci alla scoperta
    dell’ambiente e fornirci spunti di lavoro avvincenti in un’ottica interdisciplinare. Racconti, albi illustrati e fotografici, selezioni di brani narrativi
    possono essere una lente di ingrandimento sulla ricchezza che il giardino, il cortile e il territorio offrono alla scuola. I libri diventano strumenti
    importanti per costruire approcci avventurosi e curiosi, per favorire gli apprendimenti fra il dentro e il fuori.
    OBIETTIVI
  • facilitare esperienze all’aperto nei giardini scolastici e nelle aree verdi limitrofe alle scuole
  • offrire spunti e strumenti per orientarsi tra le numerose proposte delle case editrici per ragazzi che valorizzano la natura da un punto di vista
    narrativo e scientifico
    – far dialogare le discipline attraverso la scelta di complici preziosi nella scoperta del mondo
    Il percorso si articola in 2/3 appuntamenti da 2,5/3 ore (pomeridiani o di sabato mattina), da svolgersi in parte in presenza all’aperto
    (almeno un incontro) e in parte online.
    Realizzato da educatori ambientali
  • Tutto è connesso
    Non sempre si conosce il mondo naturale che ci circonda. Chi fa scuola all’aperto non dovrebbe sentirsi in dovere di conoscere i nomi di tutte le
    piante e degli animali che si trovano vicino alla scuola Vivere insieme ai bambini l’incontro con la natura significa piuttosto educare a fare
    attenzione alle relazioni. Il percorso favorirà la conoscenza degli elementi della natura e delle interconnessioni, partendo da attività di
    esplorazione e osservazione senza dimenticare l’importanza della riflessione, del confronto e della ricerca. Nell’idea che fare le giuste domande
    sia più importante che conoscere le risposte e nella consapevolezza che seguendo il filo della natura si possono incontrare una dopo l’altra tutte
    le discipline.
    OBIETTIVI
  • mettersi in gioco
    – sperimentare partendo da se stessi e dalle proprie curiosità il valore educativo e l’approccio metodologico della didattica in natura
    – – sviluppare l’attitudine di lavorare all’aperto
    Il percorso si articola in 2-3 appuntamenti di circa 3 ore, da svolgersi in presenza e all’aperto, e in 1 incontro finale della durata di 2 ore in cui
    ragionare sull’esperienza svolta per coglierne limiti e potenzialità.

Realizzato da educatori ambientali

DAL SECONDO ANNO DI SPERIMENTAZIONE ….APPROFONDIMENTI


Progettare esperienze didattiche in dialogo con il fuori tra saperi, discipline, competenze e benessere
2 ore x 3 volte a distanza
professore universitario


COL NASO PER ARIA
Un fazzoletto di cielo è un outdoor accessibile a tutti, persino in assenza di spazi percorribili fuori dalla scuola o durante un lockdown. Il cielo
può diventare un incredibile e suggestivo laboratorio di esperienze di scrittura creativa, di composizione poetica: si possono sperimentare
tecniche come il dada’s cut, l’haikujam o i poietes epeon di Oppiano, oppure progettare macchine volanti come Leonardo, costruire atlanti
delle nuvole o delineare mappe di volo come Beryl Markham, aviatrice che compì la trasvolata in solitaria dell’Atlantico, in un ambiente di
scoperta, orizzonti ampi e condivisione. Questo workshop si configura come un’officina di scrittura che stimoli a sperimentare tecniche in
grado di portare i bambini a costruire attrezzi personali ed indispensabili per imparare a “scrivere cosa”, “scrivere come”.
Il percorso necessita di due incontri di due ore e mezzo l’uno e un momento seguente di scambi di materiale prodotto on line.

Realizzato da insegnanti di primaria

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